Ricatto su YouTube
Il ricatto su YouTube si traduce nella visualizzazione di un video nel quale la persona appare in situazioni imbarazzanti o compromettenti o intime, oppure ove è stato coinvolto un minore , oppure sono state registrate conversazioni riservate inviate tramite Skype.
I pirati del web, i cd. hacker, sono proprio coloro che approfittano e ricattano le persone che hanno inconsapevolmente pubblicato le proprie foto oppure i propri video, inviandole magari a persone che credevano fidate, mentre in realtà non lo erano affatto, oppure ignorando che le proprie calls private non siano oggetto di registrazione
Considerato che, l’estensione della piattaforma YouTube stia coinvolgendo miliardi di utenti in ogni angolo del web, è necessario riflettere come, in parallelo all’aumento dell’utenza cresca il numero dei truffatori, i quali approfittano del dilagante ed inarrestabile fenomeno di essere e di comparire, di coloro che affidano alla rete i propri dati personali, oltre al proprio viso, e magari anche molto altro. Ne deriva il ricatto con scopo estorsivo di ottenere un pagamento con la minaccia di non togliere il video in contestazione.
Si consiglia di non procedere ad alcun tipo di pagamento ed invece di segnalare tempestivamente a YouTube il video in cui si appare o si è ritratti o si è registrati , dato che non si ha nessuna certezza sull’effettiva rimozione del video, ed anzi molto più probabile è che il ricatto persista e divenga ancor più dannoso.
Risulta quindi importante che la richiesta venga redatta esaurientemente con dovizia di particolari ed indicazioni preminenti , si consiglia che ci si avvalga dell’ausilio di un legale che si occupi di raccogliere i contenuti legali e le norme legislative che si reputa siano state violate, ed accanto un tecnico , un webmaster per l’identificazione dell’URL e dei riferimenti tecnici per il riconoscimento dell’autore del caricamento.
YouTube precisa infatti che: “se il comportamento di un creator di YouTube all’interno e/o all’esterno della piattaforma danneggia gli utenti, la community, i dipendenti o l’ecosistema, potremmo adottare provvedimenti basati su vari fattori tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, il livello di gravità delle sue azioni e la presenza di comportamenti dannosi reiterati.
Le misure previste per questo tipo di comportamento variano dalla sospensione dei privilegi del creator fino alla chiusura dell’account.”