Il nostro domani digitale
Il passato che ci insegue anche dopo la morte del titolare, l’eredità digitale. Come si gestisce?
Non si hanno ormai quasi a disposizione documenti cartacei, ora è tutto digitalizzato e presente on line, sia movimenti economici, sia rapporti personali e professionali presenti nei blog, nei social, con contenuti di dati personali, fotografie,e contatti.
La memoria digitale e la conseguente eredità del defunto, che ha lasciato tracce di sé nel mondo virtuale, deve essere a disposizione degli successori, che potrebbero aver interesse all’accesso per svariati motivi, anche solo per condividere un ricordo o una conversazione.
Si pensi, ad esempio, all’accesso ad un smartphone, di cui non si conosce il codice PIN di sblocco, i parenti, gli amici che si trovano con il telefono e lo posso solo vedere e non vi possono accedere, come possono sentirsi?
Alcuni motori, per esempio Yahoo, nella propria policy, alla notizia della morte dell’utente, in automatico, cancella tutti i dati in suo possesso.
Inoltre, non è da sottovalutare il fatto che, si arrivi all’accesso dei dispositivi , ci si potrebbe trovare a rilevare la presenza di dati personali di terzi, nel caso il defunto abbia dialogato o scambiato informazioni con altre persone, e sui quali l’erede non ha alcuno diritto di accesso o visione.
Occorre, pertanto, fin che si è ancora in vita, pensare e decidere quali siano gli accorgimenti più opportuni per il futuro “digitale”.
E’ utile ad esempio , iniziare ad eliminare gli account che non vengono più utilizzati, sia di posta elettronica che di accesso a link di siti ormai inservibili.
Il salvataggio delle password è un altro nodo importante, tenere una sorta di testamento digitale.
Alcuni esempi esplicativi:
Si stima che Facebook abbia 30 milioni di account di persone ormai decedute.Facebook mette a disposizione la possibilità di nominare un erede, grazie alla Pagina commemorativa, presente nella gestione “account”, si può scegliere se nominare un amministratore, propriamente detto “contatto legacy”, con precisi limiti di utilizzo.
Instagram procede in modo identico a Facebook, nella sezione Guida viene indicato come segnalare l’esistenza di un account appartenente a un utente deceduto, consentendo di convertire quell’account in un account commemorativo o di eliminarlo definitivamente. Quando un account diventa commemorativo, non è più possibile accedervi.
Invece Google specifica:
“Siamo consapevoli che molte persone stanno morendo senza lasciare istruzioni chiare su come gestire i propri account online. Se una persona muore, possiamo lavorare con i tuoi parenti più stretti e i loro rappresentanti per chiudere l’account, se necessario. Inoltre, possiamo fornire contenuti dall’account di quella persona in determinate circostanze.
In ogni caso, la nostra principale responsabilità è rendere le informazioni dei nostri utenti sicure, protette e private. Non possiamo fornire password o altre informazioni di accesso. La decisione di accettare una richiesta relativa all’account di un utente deceduto sarà presa solo dopo averla esaminata attentamente.
Il nostro Oggi digitale, diverrà il nostro Domani digitale.
La tutela della nostra identità digitale deve essere considerata un elemento importante della nostra vita, dato che non siamo più solo reali, ma stiamo diventando, o lo siamo già on line e virtuali, esistiamo nel web, a volte anche se non lo sappiamo nemmeno noi stessi.
E’ divenuto ormai impossibile essere solo una persona corporea, perché la nostra identità digitale è presente, visibile, attiva e ne compare traccia in tutto il web.
Ne deriva la necessità di provvedere alla tutela della nostra identità digitale, già da subito, nell’immediatezza del quotidiano, ricercare il nostro nome, vedere dove sono i nostri dati personali, chi li ha pubblicati, chi li utilizza, e come li sta usando. La diretta conseguenza è la scoperta dell’esistenza della presenza di report lesivi, che ledono il nostro onore e che inficiano in qualche modo, negativamente la nostra presenza on line, e si viene screditati agli occhi del mondo, perché in questa era digitale, non si può dimenticare mai che non siamo più off-line, ci siamo, esistiamo nel web, volontariamente o involontariamente.
Sparire dal web è un servizio che consente l’individuazione, monitorando la reputazione on line , provvedere alla cancellazione delle notizie disonorevoli o lesive di un soggetto , che desidera ritornare “pulito” e restituire un’immagine di sé reale, vera ed oggettiva, rimuovendo tutti i link che rimandano un risultato compromettente e non rispondente all’attualità.